Questa proposta su tre giorni è studiata per un migliore acclimatamento all'alta quota. Il problema maggiore è causato dall'utilizzo degli impianti di risalitafin oltre i 3550 metrinel giro di poche ore, così facendo il fisico ne risente con un affaticamento maggiore che rischia di comprometterre il risultato finale della salita. Spalmando l'escursione su tre giorni e dormendone due in quota favoriamo il nostro adattamento e rendiamo più piacevole la salita a capanna Margherita.
La Punta prende il nome da Giovanni Gnifetti parroco di Alagna e primo salitore nel lontano 9 agosto del 1842 con vari compagni, ma è nota soprattutto per la Capanna Margherita, che appollaiata su questa cuspide è il rifugio più alto d’Europa, dove prima della costruzione dello stesso un obelisco roccioso ne caratterizzava l’aspetto e dal quale prese il secondo nome: Signalkuppe. Venne dedicata alla Regina Margherita di Savoia presente il 18 agosto del 1893 durante la sua inaugurazione, per un lungo periodo venne anche utilizzata per lo studio sulla reazione dell’uomo a quote elevate. Dalla cima in direzione nord ci sembra di toccare la Punta Zumstein (m 4.563), alle sue spalle la Dufur (m 4.634) e la Nordend (m 4.609) fanno da sentinelle; verso sud ovest abbiamo la Parrot (m 4.432), la Ludwinhshohe (m 4.341) e il Corno Nero (m 4.322); verso Est scende vertiginosa su Alagna la stupenda cresta Signal mentre sulla parete est verso Macugnaga sono stati tracciati alcuni tra i più lunghi e difficili itinerari delle Alpi. .
1° giorno: dislivello m 520 circa
Da Gressoney o Alagna si sale con gli impianti fino a punta Indren (m 3.278) e a piedi si arriva al rifugio Mantova a m 3.498 (1 ora circa) o al rifugio Gnifetti a m 3.647 (ore 1 ,30 circa). Uscita di acclimatamento, formazione della cordata e progressione su ghiacciaio.
2° giorno: dislivello m 700/800 circa
Dal rifugio Mantova o Gnifetti ci si immette sul ghiacciaio del Lys, si passa sotto i fianchi della Piramide Vincent e in vista del Balmenhorn si piega decisamente a destra affrontando il pendio che gradualmente siimpenna fino ad arrivare sulla dorsale che in breve porta alla cima della Vincento (m 4.215). Al ritorno se l'orario e le condizioni fisichelo consentono si può puntare al Cristo delle Vette al Balmenhorn (m 4.167) per ritornare poi al rifugiuo.
3° giorno: dislivello m 1.100 circa
Dal rifugio Mantova o dal Gnifetti si percorre parzialmente l'itinerario del giorno precedente e invece di dirigersi a dx cerso la Piramide Vincent si prosegue costeggiando il Balmenhorn, Corno Nero e Ludwinshohe, si raggiunge il colle del Lys. Ora in leggera discesa si passa sotto la paretet est della punta Parrot per risalire verso sx e arientrare a dx al colle Gnifetti. Dal colle si sale il ripido pendio sotto la cima Gnifetti spuntando nei pressi della capanna a quota m 4.554 (ore 5/6)
Discesa: m 1.300 circa fino a punta Indren (ore 4 circa)
A ritroso si percorre il percorso fatto in salita, si raggiunge il rifugio e poi la stazione di punta Indren per prendere gli impianti che ci riconducono a Gressoney.
Requisiti:
Buona preparazione atletica per il percorso in quota. Discreta tecnica nell'uso di picozza e ramponi su terreno classico.
Attrezzatura necessaria:
N.B. picozza, ramponi, casco e imbracatura possono essere forniti a chi ne fosse sprovvisti (previo preavviso)
Costo:
Conferma con acconto del 50% e saldo alla partenza dell'escursione
Partecipanti | 1 |
Periodo | Giugno / Settembre |
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Livello Fisico 2 |
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Livello Tecnico 1 |
Per informazioni Guida Alpina Parolari Roberto
tel. 030/833415 – cell. 335/8339653
e-mail info@guidaalpinarobi.it
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