La salita alla più alta cima delle Alpi è possibile attraverso tre vie normali; due dal versante Francese: rifugio Gouter e rifugio Cosmiques, una da quello Italiano: rifugio Gonella. Qualunque sia il versante scelto avremo sempre una salita lunga e faticosa ma di grande soddisfazione. L’impegno tecnico non è mai alto ma la quota elevata richiede un ottimo allenamento sommato ad un acclimatamento adeguato per avere maggiori possibilità di successo e vivere questa esperienza nel miglior modo possibile. La via Italiana chiamata la “via del Papa” è nel complesso la più impegnativa ed è dedicata a chi si vuole estraniare dalla ressa dei rifugi Francesi e dall’affollamento durante la progressione.
1° giorno: dislivello m 1.400
Si parte dalla Val Veny a m 1.700 e si raggiunge il ghiacciaio del Miage percorrendolo fino a superare lo sbocco del ghiacciaio del monte Bianco e quello del Dome, lo si abbandona a circa m 2.650 salendo prima su sentiero che attraversa verso destra, si raggiunge poi un nevaio e dopo si prende lo sperone attrezzato che conduce al rifugio Gonella a m 3.071 (ore 5)
2° giorno: dislivello m 1.800
Dal rifugio si scende al ghiacciaio del Dome e salendo su terreno crepacciato, si tiene la dx della cresta dell’Aiguilles Grises raggiungendo l’omonimo colle (m 3.811). Si segue la cresta del Piton des Italiens fino alla sua cima (m 4.002), si prosegue sulla bella cresta nevosa dell’Aiguille des Bionassay passando appena sotto il Dome de Gouter, si raggiunge la capanna Vallot (m 4.362) e si sale alla Cresta del Bosses fino a toccare la vetta del Monte Bianco a m 4.810. (ore 6,30/8,30)
Discesa: dislivello m 2.450
Si ripercorre a ritroso la Cresta del Bosses, ripassando dalla capanna Vallot e tenendosi a dx del Dome de Gouter ci si indirizza sulla normale Francese che porta al rifugio Gouter (m 3.835). Sotto il rifugio si prende lo sperone attrezzato che alla sua fine porta ad attraversare velocemente il Grand Couloir, si procede poi lungo il piccolo ghiacciaio di Tète Rousse, lasciandosi sulla sx l’omonimo rifugio, alla fine del ghiacciaio si prende il sentiero che porta al Nid d’Aigle a m 2.372 (ore 6 circa). Con trenino, poi funivia e infine bus si raggiunge Chamonix. Ora con pullman o taxi si ritorna a Courmayeur e in Val Veny.
Requisiti: buona preparazione atletica per il lungo dislivello di entrambe i giorni e adeguato acclimatamento. Buona tecnica nell’uso di picozza e ramponi su terreno classico, pregresse esperienze alpinistiche su salite classiche.
Attrezzatura necessaria
Costo:
Partecipanti | 1 |
Periodo | Luglio / Agosto |
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Livello Fisico 4 |
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Livello Tecnico 2 |
Per informazioni Guida Alpina Parolari Roberto
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