L’imponente parete nord dell’Adamello non ha nulla da invidiare alle altre famose conosciute; in alcuni punti sfiora di poco il migliaio di metri in altezza e l’avvicinamento su ghiacciaio a volte delicato ne fa già una montagna seria, le sue salite presentano caratteristiche principalmente rocciose, anche se nel periodo invernale la parete si riveste da una corazza di ghiaccio e affrontata con piccozze e ramponi. Quattro sono i principali spigoli sui quali sono state tracciate vie già più di un secolo fà: spigolo nord-ovest 1904, spigolo nord 1906, spigolo dei Bergamaschi 1966 e sperone ovest 1975. Lo spigolo dei Bergamaschi è una grande via alpinistica che vince la parete nord su difficoltà sostenute e in ambiente severo e grandioso.
1° giorno: dislivello m 976
Da Temù si raggiunge malga Caldea (m 1.574) in macchina. A piedi attraverso la strada si raggiunge il laghetto d’Avio, costeggiando poi il lago d’Avio e lago Benedetto. Ora su sentiero a malga Lavedole e poi su percorso sempre più ripido denominato “il Calvario” si perviene al lago Veneròcolo dove a sx della diga è ubicato il rifugio Garibaldi a quota m 2.550. (ore 3)
2° giorno: dislivello m 350 di avvicinamento, m 900 di sviluppo della via, difficoltà VI
Dal rifugio si scende alla diga e la si attraversa dirigendosi inizialmente sul sentiero n° 1 e poi abbandonandolo in direzione della vedretta di Veneròcolo risalendo la morena sul lato dx fino al ghiacciaio, ci si alza sullo stesso verso dx per poi rientrare a sx alla base della via. (ore 2/2,5). Superata la terminale si sale la prima parte su terreno aperto in obliquo verso sx fino a reperire il filo dello spigolo e seguirlo con difficoltà più sostenute nella parte centrale. Si raggiunge poi il penultimo tiro in placca caratterizzato da una bella fessura atletica che porta all’ultimo facile tiro prima della croce di vetta. (8/10 ore).
Nel caso la salita abbia avuto dei rallentamenti potrebbe essere necessario il pernottamento presso il bivacco Ugolini raggiungibile in un’ora per poi rientrare il giorno successivo.
Discesa: dislivello m 2.300 e circa 350 m in salita
Si scende in direzione est verso il corno Bianco sul ghiacciaio dell’Adamello passando sotto il passo degli Inglesi (m 3.290) e risalendo poi verso il corno Bianco evitando la sua cima a sx attraverso il passo degli Italiani (m 3.350), si scende ora sulla vedretta del Mandrone risalendo poi su itinerario attrezzato al passo Brixio (m 3.149) nei pressi del bivacco Zanon-Morelli. Si scende sul versante opposto e su itinerario parzialmente attrezzato si arriva alla base su ghiaione dove inizia il sentiero n° 11 che conduce al rifugio Garibaldi. Dal rifugio a malga Caldea sul percorso fatto in salita. (ore 5/6)
Requisiti: ottima preparazione atletica e tecnica per il notevole sviluppo dell’arrampicata e il lungo rientro. Buona tecnica nell’uso dei ramponi su terreno classico, pregresse esperienze alpinistiche su salite classiche sostenute in ambiente glaciale e roccioso.
Attrezzatura necessaria
Costo:
Non comprende: assicurazione infortuni non dipendenti dalla Guida Alpina, le spese personali, l’alloggio ad eventuali rifugi, il viaggio, i pasti. Tutte le spese della Guida Alpina sono a carico del partecipante.
Partecipanti | 1 |
Periodo | Luglio / Settembre |
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Livello Fisico 3 |
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Livello Tecnico 4 |
Per informazioni Guida Alpina Parolari Roberto
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