Cima Croce parete nord ovest via "Black Line"

Le grandi piogge....


È da metà ottobre che piove ininterrottamente e in montagna sta facendo una quantità industriale di neve, anche a basse quote. Siamo quasi alla fine di novembre e finalmente dopo un mese e mezzo passato ad allenarmi sugli strapiombi dry del Bus del Quai di Iseo uno spiraglio di luce ci fa vedere la fine del tunnel di questa incessante bassa pressione. 

Proprio durante una domenica uggiosa al Bus del Quai parlo con Giorgio e mi dice che nella zona delle Orobiche ci sono buone condizioni!! Assolti gli impegni reciproci di lavoro; con Maurizio, compagno fidato di innumerevoli belle salite ci accordiamo per andarcene in montagna.

Io conosco a grandi linee le montagne Bergamasche per averci fatto sci alpinismo e qualche arrampicata su roccia, Maurizio non ci è mai stato, partiamo quindi alla scoperta dell'Alben e nello specifico di cima Croce; una montagna alta poco meno di 2.000 metri ma che con le condizioni attuali merita di essere salita con picche e ramponi un po’ su roccia, neve dura, ghiaccio Q.B. (quanto basta) e le immancabili toppe erbose ghiacciate, che con la giusta temperatura sono quasi meglio del ghiaccio.

Ore 6,30 colazione a Camignone alla pasticceria Zilioli e passando per il lago d'Iseo ci dirigiamo verso Oltre il Colle; patria della splendida falesia di Cornalba che con le sue compatte e ipertecniche placche elargisce sonore bastonate anche su gradi bassi.
Avvicinamento breve e su neve portante, ma tre giorni fà sono scesi trenta cm di neve, dall'alto il vento ce la soffia addosso regalandoci delle frizzanti docce ma che hanno ridato candore alle cime circostanti e alla salita da noi scelta. E' una via estiva ma rivista e ripetuta in ottica invernale la stagione successiva all'apertura; sale per placche, diedri, camini e fessure che dopo le giuste precipitazioni si ricoprono di neve dura e ghiaccio permettendo così una salita con attrezzatura da ghiaccio.

E' la prima salita del genere della stagione, i movimenti non sono ancora fluidi ma gradualmente si sale alla ricerca della neve migliore, qualche volta le picche rimbalzano sulla roccia ricoperta da pochi centimetri di neve, allora si cerca un'asperità per agganciare la lama, o una fessura per fare incastri o tutto quello che ci permette di progredire. Nel quarto tiro uno splendido diedro camino intasato di neve dura e qualche chiazza di ghiaccio ci regala un’arrampicata fantastica, ci si protegge interamente a friend come su tutta la via, e le nostre due viti da ghiaccio a testa restano attaccate all'imbragatura per tuta la salita.

L'ultimo tiro mi regala un ambiente d'eccezione, un’aerea cresta nevosa sale sinuosa con tratti di notevole esposizione, la neve è immacolata, il sole ne lambisce alcuni tratti, mi volto e vedo la mia ombra che si allunga sulle impronte appena lasciate, si alza per un attimo il vento sollevando un pulviscolo nevoso che con il sole all'orizzonte crea uno scintillio di luce incredibile; pochi passi e arrivo all'anticima: si intravede la croce di vetta....
Non conta la via, la difficoltà men che meno: l'anima è appagata, lo spirito rinfrancato, la voglia di montagna rincara la dose, nessuna ricerca di chissà cosa...

Recupero Maurizio godendomi questo splendido e solitario momento.

Bentornata montagna invernale...

Relazione 

Via: Black Line a cima Croce m 1.978

Apritori: M. Fornari S. Cantù 12/07/2011 versione invernale: V. Cividini R. Pasini 24 /03/2012

data ripetizione: 04-12-2019

Sviluppo: 260 m

Difficoltà: AI 3 , M4-5 , II

Esposizione:       Nord Ovest

Materiale necessario: 2 mezze corde da 60 metri, 2-3 viti corte, serie di friend fino al 3 camelot, nuts, qualche chiodo da roccia, cordini e fettucce.

Periodo consigliato: tutto il periodo invernale, ma si trovano le condizioni migliori quando a seguito di nevicate a bassa quota si ha poi un rialzo termico in modo da far trasformare velocemente la neve, o ancora meglio se piove sulla neve e a seguire la temperatura si riabbassa.

Avvicinamento: al paese di Oltre il Colle (BG) seguire la segnalazione degli impianti sciistici fino a parcheggiare nel piazzale dello skilift. Salire costeggiando lo skilift fino a incrociare un sentiero che taglia a dx, seguirlo brevemente per poi riprendere a salire fino a raggiungere i resti di un paravalanghe. continuare su ripido pendio fino alla base della parete, risalire un breve canale fin sotto un grande diedro con fessure, la via attacca alla sua sx (chiodo e segno bianco/rosso).

Relazione:

1° TIRO: dal chiodo salire diritti seguendo la fessura, poi brevemente su pendio nevoso e spostarsi a dx a superare dei risalti seguito da un canale ripido fino alla sosta.   30 m, M4-M3, neve 50°/60°

2° TIRO: salire il canale ed entrare nel camino a sx uscendo in alto a sx (M4+), oppure salire il diedro fessura a dx (M5 con 3 fix ma integrabile a friend) con incastri sfuggenti. proseguire nel diedro canale fino alla sosta a sx dell'inizio del diedro camino. 30 m M4+ o M5, neve 50°/60°

3° TIRO: dalla sosta spostarsi a dx e salire l'evidente diedro camino con colate e chiazze di ghiaccio, proseguendo poi tra risalti e pendii nevosi fino alla sosta. 30 m, M3, WI 4, neve 50°

4° TIRO: dalla sosta con andamento logico e leggermente in obliquo a dx, per pendii nevosi e risalti puntare alla base di una compatta placca verticale e fare sosta su un grosso masso proprio sotto la placca. 30 m M3, neve a 40°/50°

5° TIRO: proseguire in obliquo a sx, poco dopo si trovano un paio di fix, continuare a salire sempre in obliquo a sx costeggiando la compatta parete verticale fino a sostare a fine corda su friends. 60 m, M3 neve a 50°/60°

6° TIRO: continuare su neve o roccia in funzione alle condizioni fino a superare il tratto ripido e uscire a dx, seguire la cresta nevosa con andamento sinuoso verso dx fino a fine corda portandosi sul pianoro dell'anticima nevosa. 60 m, M2, neve a 40°/50°      

7° TIRO: su neve fino alla cima e poi alla croce di vetta. 20 m, neve a 40°

DISCESA: dalla cima scendere per la cresta ovest lungo il sentiero estivo (a dx mettendosi spalle alla parete appena salita) e puntando alla forcella tra cima Croce e cima Spada, aggirare a sx un dosso e scendere l'ampio canale che riporta sotto la parete nord ovest di cima Croce e senza ritornare alla base della via ripercorrere l'itinerario fatto in salita.

Dettaglio tiri

lunghezza – difficoltà

Materiale sul tiro

 

Materiale in sosta

Note

1° tiro

30m

M4-M3

neve 50°/60°

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1 chiodo in partenza,  1 chiodo in sosta

Sosta effettuata 2 fix

Dopo la fessura iniziale, sul pendio nevoso siamo saliti diritti entrando in una sorta di canale con uno spigolo roccioso a dx (invece di traversare a dx) per poi traversare sempre a dx dove questo si chiude a  una sosta con 2 fix poco sopra l'inizio del diedro camino

2° tiro

30m

M4+M5

neve 40°/45°

Sul diedro camino nulla

Sul diedro fessura a dx 3 fix

2 chiodi

Se si vuole prendere il diedro fessura a sx conviene calarsi 2 metri fino alla neve sottostante per prendere  la fessura. la picozza va incastrata abbastanza profondamente facendo un pò di leva sul manico.

3° tiro

30m

M3

WI 4

Neve 50°

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1 chiodo con cordino

Noi abbiamo unito il 3° tiro con il 4°  con 60 metri esatti in quanto in sosta c'era un solo chiodo senza possibilità di integrare se non con chiodi

4° tiro

30m

M3 neve a 50°

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Fatto sosta su un grosso masso unendo parecchi cordini

5° tiro

60m

M3

neve a 45°

2 fix

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Fatto sosta a fine corda su friend ottimi

6° tiro

60m

 M2

Neve a 40°/50°

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Fatto sosta su neve con le picche

7° tiro

20m

neve a 40°

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Download allegati: 

 

Cima Croce parete nord ovest via "Black Line" Relazione

Cima Croce parete nord ovest via "Black Line" Itinerario